
UNA COPPIA IN CRISI
DEI RAPPORTI FRAGILI
In un momento in cui l'attenzione si concentra sulla coppia franco-tedesca, i rapporti tra Francia e Italia diventano sempre più delicati. È vero che il rapporto tra questi due Paesi è sempre stato complesso. Dalla prima campagna di Napoleone Bonaparte in Italia, il rapporto tra i due Paesi è stato segnato da una serie di tensioni legate agli interessi dei francesi e alla loro presenza nella penisola. Questo delicato rapporto è continuato anche dopo l'unità d'Italia nel 1861 [1]. È all'indomani della seconda guerra mondiale che l'Italia, indebolita dal conflitto, sente la necessità di stabilire e sviluppare stretti rapporti con la Francia. Nonostante il risentimento contro l'Italia, l'opinione pubblica francese riesce a distinguere tra il regime fascista e il popolo italiano, il che crea un sentimento di solidarietà in Francia [2].
Tuttavia, le divergenze che progressivamente emergono a seguito dei vari governi che si succedono da entrambi i lati delle Alpi non fanno che complicare gli sforzi di riavvicinamento. Sul tavolo ci sono disaccordi sulla politica estera, rivendicazioni contro territori di confine come la contea di Nizza e il Ducato di Savoia [3], concorrenza sui rapporti privilegiati con il Nord Africa [4].
A questo si aggiunge il sentimento di inferiorità degli italiani, che affonda le sue radici nel dopoguerra. Alla fine della seconda guerra mondiale, la Francia si vede assegnare un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, mentre l'Italia ne è ovviamente esclusa.
L'incapacità di costruire un asse politico franco-italiano alla pari di quello franco-tedesco accentua anche questo sentimento di esclusione, un sentimento che ritorna con forza nel corso degli anni e che non può che incidere sul rapporto con la Francia.
I malintesi permangono e i vertici bilaterali che, a partire dagli anni '80, hanno riunito il Presidente della Repubblica francese e il Presidente del Consiglio italiano con l'obiettivo di rafforzare i progetti di cooperazione e di garantire la continuità diplomatica non riescono a giungere a dei risultati soddisfacenti.
Nonostante questi frequenti incontri, stabilire un clima di fiducia si rivela difficile e i due Paesi non sono in grado di trovare soluzioni reali [6].
​
[1] DARNIS, Jean-Pierre. "Francia, Italia ed Europa: un rapporto fragile", 12 aprile 2018, Le Grand Continent. Recuperato da: https://legrandcontinent.eu/fr/2018/04/12/france-italie-et-europe-une-relation-fragile/
[2] GUILLEN, Pierre. "Relazioni franco-italiane dopo la caduta del fascismo". In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Moyen-Age, Temps modernes, tomo 98, n. 1, 1986. pp. 433-464.
[3] DARNIS, Jean-Pierre. "Les politiques transfrontalières France-Italie et les nouveaux enjeux territoriaux", Espaces et sociétés, vol. 160-161, n. 1, 2015, pp. 37-49.
[4] DARNIS, Jean-Pierre. "L'évolution de la relation franco-italienne à travers les sommets bilatéraux de 1981 à 2011", Cahiers de la Méditerranée, 88 | 2014, 215-234.
[5] HENNEKINNE, Loïc. Discorso dell'ex ambasciatore francese in Italia dal 2002 al 2005, membro del consiglio scientifico della Fondazione Res Publica, al simposio "Situazione dell'Italia, realtà e prospettive", 5 dicembre 2018.
[6] DARNIS, Jean-Pierre. "L'évolution de la relation franco-italienne à travers les sommets bilatéraux de 1981 à 2011", Cahiers de la Méditerranée, 88 | 2014, pp. 215-234.